era presente anche la Chiesa Ortodossa Italiana. In merito a questo, la nostra Chiesa inoltre ha costituito il Comitato Ugo Bassi, una delle figure più luminose del Risorgimento. Uomo, sacerdote barnabita, patriota e garibaldino, che si è opposto al potere temporale della Chiesa Cattolica e, giustamente, può essere considerato un precursore della necessità di costituire una Chiesa Nazionale italiana. Ad oggi posso affermare con certezza, che il fascismo con i patti lateranensi, confermati in seguito dagli accordi del 1984 fra Stato e Chiesa ha tradito il risorgimento, venendo di conseguenza meno agli ideali politici, militari, economici, sociali e culturali di quel periodo.
(Monsignor Filippo Ortenzi, Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana)
La Breccia di Porta Pia: "Apertura attraverso la quale l’esercito piemontese entrò a Roma determinando la fine dello Stato della Chiesa. Il 20 sett. 1870, il tratto di mura aureliane tra P.P. e Porta Salaria fu l’obiettivo dell’attacco principale sferrato, durante le operazioni per l’occupazione di Roma, dalle truppe italiane guidate dal generale R. Cadorna. Dopo che i primi colpi di artiglieria colpirono le mura, il papa ordinò al generale in capo delle truppe pontificie H. Kanzler di limitare la difesa al tempo necessario per affermare la protesta della Santa Sede e di aprire le trattative di resa ai primi colpi di cannone. Tuttavia Kanzler preferì rinviare le sue decisioni e le truppe pontificie si arresero a P.P. solo dopo un assalto del 40° reggimento di fanteria, nel momento in cui i reparti italiani più prossimi all’ampia breccia che nel frattempo era stata aperta nelle mura dall’artiglieria, cioè il 35° battaglione bersaglieri e il 39° e il 40° reggimento di fanteria, davano inizio all’entrata degli italiani in Roma".
Tratto dal sito di Enciclopedia Treccani https://www.treccani.it/enciclopedia/porta-pia-breccia-di_%28Dizionario-di-Storia%29/